Silvia
Tre giorni a Firenze – 3 cose da mangiare
Nella tua vacanza di tre giorni a Firenze, saranno tante le cose da fare: visitare monumenti, ammirare attrazioni, perdersi nei suoi musei spettacolari che tutto il mondo ci invidia.
Ma tra le esperienze indimenticabili da vivere in questa città non puoi dimenticare quella di provare la cucina toscana.
Ribollita, pappa col pomodoro, fagioli all’uccelletto…..sono infiniti i piatti che potrai scegliere nel menù e tutti da leccarsi i baffi!
Ma ci sono tre cose da mangiare a Firenze che dovete sicuramente assaggiare nelle “tappe ristorazione” che caratterizzeranno il tuo itinerario.
Ecco quali:
1. PANINO AL LAMPREDOTTO
È un must da assaporare mentre passeggi per le stradine del centro storico di Firenze. Puoi acquistarlo in uno dei tipici chioschi chiamati lampredottai.
Il lampredotto è un piatto povero della cucina tipica fiorentina molto gustoso.
È realizzato con uno dei quattro stomaci dei bovini ovvero l’abomaso. Ha un sapore forte e può essere mangiato nel panino insieme alla salsa verde oppure come un semplice bollito. Dai lampredottai puoi trovare anche la trippa.
2. SCHIACCIATA FIORENTINA
Se vuoi fare una pausa veloce ed economica e non sai cosa mangiare a Firenze, puoi optare per una schiacciata, che, a seconda che sia ripiena o semplice, è l’ideale per un pranzo, una merenda, una cena rapida o uno spuntino.
Può essere un’ottima soluzione se vuoi mangiare senza spendere troppo e soddisfare la tua golosità. Le caratteristiche di un’autentica schiacciata fiorentina sono il fatto di essere unta, salata, croccante e cotta nel forno a legna.
3. BISTECCA ALLA FIORENTINA
È la regina della cucina toscana e il non plus ultra per tutti glia amanti della carne.
A Firenze la bistecca deve avere caratteristiche ben precise: l’osso a forma di T, il peso di almeno 1,5 kg e la cottura al sangue. Deve essere tagliata nella lombata di vitellone di razza chianina, una razza che fa parte della IGP “Vitellone dell’Italia centrale”.
Scopri qui dove gustare a Firenze la migliore bistecca alla fiorentina!
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I 5 monumenti di Firenze assolutamente da non perdere
Stai stilando la lista dei monumenti di Firenze da non perdere e sei indeciso? Ti capisco benissimo.
La città è uno scrigno di opere d’arte e bellezze che andrebbero viste. Ovunque ti giri salta fuori qualche gemma imperdibile.
Ma ci sono delle attrazioni che più delle altre vale la pena visitare.
Io ti ho buttato giù un piccolo elenco di 5 delle cose da vedere a Firenze assolutamente.
Eccole qui:
1. Santa Maria del Fiore

Santa Maria del Fiore, attrazione imperdibile per chi visita Firenze
La spettacolare cattedrale di Santa Maria del Fiore, ovvero il Duomo, è tra i monumenti di Firenze assolutamente da inserire nel tuo itinerario per visitare la città.
Iniziata nel 1296 da Arnolfo di Cambio, la sua costruzione è durata per quasi 150 anni. Con la strepitosa Cupola del Brunelleschi e l’elegantissimo Campanile di Giotto è una delle attrazioni da non perdere quando si viene a visitare Firenze.
Proprio per questo c’è sempre una coda infinita. Se vuoi saltarla e risparmiare tempo da dedicare alla visita, ti consiglio di acquistare il biglietto on line.
2. Palazzo Vecchio

Palazzo Vecchio, tra le principali attrazioni di Firenze
Palazzo Vecchio è uno dei monumenti di Firenze più maestosi e sede storica del governo fiorentino. Fatto edificare anch’esso da Arnolfo di Cambio tra il 1298 e il 1314, oggi, con la sua bellissima torre alta 94 metri, è tra le attrazioni di Firenze più visitate. E’ qui che è sono state girate diverse scene del film inferno, ispirato all’omonimo romanzo di Dan Brown. Acquista il biglietto on line per saltare la coda, specie se il tempo a tua disposizione per visitare Firenze è poco.
3. Gli Uffizi

La Galleria degli Uffizi, il più antico museo d’Europa
L’imperdibile Galleria degli Uffizi è il museo più antico d’Europa e contiene una delle più grandi collezioni di pittura al mondo. Qui puoi ammirare opere di Botticelli, Paolo Uccello, Michelangelo, Leonardo, Piero della Francesca e molti altri. Ti consiglio di dedicare alla visita almeno due o tre ore e, visto che è tra le attrazioni di Firenze più gettonate, di procurarti il biglietto on line salta coda. E’ in assoluto tra i luoghi da visitare a Firenze.
4. Galleria dell’Accademia

La Galleria dell’Accademia ospita il David di Michelangelo
Nel tuo itinerario per visitare Firenze la Galleria dell’accademia è senz’altro una tappa obbligata. Questo museo ospita infatti al suo interno lo strepitoso David di Michelangelo, opere del Botticelli, di Taddeo Gaddi e una bella serie di icone russe.
La Galleria dell’Accademia è meta di un vero e proprio pellegrinaggio di devozione per vedere il capolavoro michelangiolesco e questo comporta code molto lunghe all’ingresso, evitabili con il biglietto on line.
5. La Basilica di Santa Croce

La Basilica di Santa Croce, massima espressione del gotico italiano
Massima espressione del gotico italiano, la Basilica di Santa Croce è uno dei complessi architettonico-religiosi più importanti della storia dell’arte. Sicuramente tra i monumenti di Firenze che val la pena visitare, non deve mancare nella lista di cosa vedere. La Basilica è anche una sorta di pantheon fiorentino. Contiene infatti, tra gli altri, il sepolcro di Michelangelo, la tomba di Galileo Galilei e di Ugo Foscolo, oltre ad un monumento a Dante Alighieri. Nella vostra visita alla città è un’attrazione sicuramente da non perdere. Procurati il biglietto on line per avere l’accesso prioritario senza coda.
Gli hotel nel quartiere Santa Croce
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Natale a Firenze
Trascorrere il Natale a Firenze è sempre un’ottima idea. La città, bellissima in qualsiasi momento, nelle festività natalizie acquista un fascino indimenticabile. Le luci, gli addobbi, i profumi l’atmosfera magica che l’avvolge la rendono davvero unica.
A Firenze i preparativi per il Natale cominciano l’8 di dicembre, con l’accensione degli alberi in piazza Duomo e a Palazzo Vecchio e l’avvio da diversi anni di F- LIGHT il Firenze Light Festival che per un mese, a partire dalle 18 riveste di proiezioni e video mapping i monumenti e le piazze della città.
Ma Natale a Firenze vuol dire anche mercatini. Tutti glia amanti dello shopping natalizio potranno trovare tante idee regalo nei diversi mercatini allestiti in città.
Il mercatino più grande e più famoso è quello in Piazza Santa Croce. E’ un mercatino in perfetto stile tedesco, con le tipiche casette di legno dove si cucinano i classici pan pepato e strudel. Presenta 50 espositori di oggettistica natalizia ed idee regalo oltre a stand enogastronomici toscani e di diverse regioni italiane ed europee.
Il mercato rimarrà aperto fino al 20 dicembre.
In piazza troverete anche una giostra per far divertire i vostri bambini.
Un altro mercatino storico è la Fierucola dell’Immacolata che si svolge l’8 dicembre in piazza Santissima Annunziata i cui banchi offrono prodotti agricoli e di artigianato.
C’è poi la Fierucolina di Natale che si svolge in piazza Santo Spirito il 16 dicembre.
Il periodo migliore per visitare Firenze
Firenze in 3 giorni, in 2 giorni, in una settimana: qualunque sia la durata del tuo soggiorno, per goderti pienamente la vacanza è importante scegliere attentamente quando visitare Firenze.
Partendo dal presupposto che la città è splendida in tutti i periodi dell’anno, occorre sapere che ci sono alcuni mesi più di altri in cui si può vivere la città al meglio, sia per il clima più favorevole, sia per il flusso di turisti più contenuto.
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Quando visitare Firenze?
Geograficamente Firenze si trova in un bacino fluviale, protetto a sud dalle colline e a nord dalle pendici dell’appennino. Ha un clima temperato che comporta estati calde e secche e inverni freddi e umidi.
1. Firenze in primavera
Il periodo migliore per visitare Firenze è perciò da marzo a giugno (con le sue verdi colline e le bellissime fioriture la città appare in tutto il suo splendore) e da settembre fino ai primi di novembre, perchè questi mesi offrono temperature miti e giornate soleggiate.
2. Firenze in autunno
Nel periodo autunnale è più probabile che piova, ma in questo caso le cose da fare a Firenze non mancano: gli Uffizi, i musei, le chiese e i palazzi della città saranno un ottimo riparo!
3. Firenze in estate
I mesi estivi di luglio e agosto invece sono i più caldi e afosi (le temperature medie si aggirano attorno ai 31°) e la presenza di turisti è decisamente notevole.
Ti consiglio perciò di acquistare on line i biglietti per le attrazioni, eviterai di fare la fila alla biglietteria sotto il sole e avrai più tempo da dedicare alla visita.
Firenze in inverno
Se ti piace l’idea di visitare Firenze in inverno, il periodo ideale è a dicembre, quando le giornate sono spesso limpide e assolate e i turisti pochi. E’ il momento giusto per godervi i musei le attrazioni in tutta tranquillità. Inoltre la città è addobbata per le festività natalizie ed acquista un fascino e una magia indimenticabili.
Quando visitare Firenze dipende quindi da te: in estate o in inverno, in primavera o in estate questa splendida città d’arte non ti deluderà mai!
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Visitare la Torre di Pisa da Firenze
Dopo aver visitato tutte le principali attrazioni di Firenze, andare a visitare la Torre di Pisa è senz’altro un’ottima idea se ti rimane del tempo e vuoi dedicarlo a una gita nei dintorni dello splendido capoluogo della Toscana.
E’ una meta da mettere in conto se stai organizzando di visitare Firenze in 3 giorni o più.
Da Firenze a Pisa, impiegherai circa un’ora o un’ora e 30 minuti, a seconda del mezzo di trasporto che userai.
Raggiungere la Torre di Pisa
In treno
Il modo migliore è prendere il treno partendo dalla stazione di Santa Maria Novella. Puoi prendere uno dei numerosi treni diretti regionali che partono più o meno ogni 3 ore. Arriverai a Pisa in circa un’ora di viaggio.
Scegli di scendere alla Stazione Centrale, che si trova a circa 1.5 km dal centro. Di lì potrai arrivare ad ammirare la splendida Torre di Pisa a piedi o con i mezzi pubblici.
Consulta gli orari e i treni sul sito ufficiale di Trenitalia
In auto
Potrai raggiungere Pisa con la Macchina prendendo la Strada Grandi Comunicazioni (SGC) Firenze – Pisa – Livorno (FI-PI-LI), una delle più importanti arterie del sistema stradale della Toscana. Non avrai problemi a trovare l’uscita perchè e ben segnalata. Anche le indicazioni per raggiungere la torre sono buone. Giungerai a destinazione in circa un’ora e mezza.
In autobus
Se vuoi utilizzare l’autobus puoi procurarti i biglietti al chiosco della stazione di Santa Maria Novella e viaggiare con la linea LAM Rossa. Troverete la fermata davanti al bar Jolly Caffè. Una volta arrivato scendi alla fermata Torre. Di fronte a questa c’è la fermata dove dovrai prendere il bus per ritornare alla stazione di Pisa Centrale.
La TORRE
Per quante immagini tu abbia visto sui libri, sulle cartoline, nelle fotografie, niente può prepararvi alla visione dal vero della torre pendente più famosa: 56 metri di altezza, 8 piani, 7 campane, 293 scalini e un’inclinazione di 4 gradi.
La pendenza è dovuta a un cedimento del terreno sottostante verificatosi già nelle prime fasi della costruzione.
Il campanile iniziò subito ad avere dei problemi. Si riuscirono infatti a portare a termine solo due piani. A metà del terzo la torre iniziò a pendere sul lato meridionale continuando a inclinarsi un millimetro all’anno.
Pare che Galileo Galilei abbia approfittato dell’inclinazione per condurre una serie di esperimenti sulla caduta libera dei gravi salendo in cima al monumento.
Dopo il fallimento di diverse soluzioni studiate per porre rimedio al problema, nel 1990 la torre venne chiusa al pubblico in attesa di trovare una soluzione che evitasse la caduta al suolo.
La soluzione venne trovata da un gruppo di scienziato che hanno rallentato lìinclinazione riuscendo a raddrizzare la torre di 43.8 cm e restituendo la pendenza che aveva 300 anni fa.
La Torre di Pisa è stata riaperta nel dicembre 2001.
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Inferno – Itinerario nei luoghi del film
Se sei appassionato lettore dei romanzi di Dan Brown, nella tua visita a Firenze non potrai rinunciare a seguire l’itinerario che ripercorre le tappe dei luoghi del libro Inferno e del film ad esso ispirato.
Per facilitarti il compito ti guiderò io attraverso tutte le location di Inferno seguendo le orme del professor Robert Langdon e la sua partner Sienna Brooks e ripercorrendo il tragitto che li porta nelle attrazioni principali di Firenze alla ricerca di indizi per impedire una catastrofe che porterebbe alla morte di tantissime persone.
Le location di Inferno
1. Porta Romana
Si trova lungo le mura, risalenti al 1326, che circondavano la città. Oggi, la maggior parte del traffico che entra in Firenze passa da qui. È proprio da questo luogo che i due protagonisti accedono nel giardino di Boboli, scavalcando il muro che separa il parco dall’Istituto d’Arte. L’ingresso si trova sul lato destro di Porta Romana, pertanto non è il caso di emulare i nostri protagonisti!
2. Giardini di Boboli
È uno dei giardini più belli di Italia ed è il primo vero esempio di giardino all’italiana. I giardini ospitano numerosissime opere di scultura di ogni epoca e alcune costruzioni in vario stile, come la fontana del Carciofo, la Grotta del Buontalenti, la fontana di Bacco e l’obelisco egiziano, solo per citarne qualcuno.
Robert Langdon e Sienna Brooks attraversano il giardino ammirando la vista di Firenze e del Duomo lungo il tragitto, giungendo alla Grotta del Buontalenti, dove si nasconderanno prima di entrare furtivamente nel Corridoio Vasariano.
L’ingresso ai giardini è a pagamento. Siccome sono sempre molto affollati ti consiglio l’acquisto dei biglietti on line per saltare la coda.
3. Corridoio Vasariano
Qui i protagonisti vi accedono entrando da una porticina ubicata accanto alla Grotta del Buontalenti. Il Corridoio Vasariano serviva da collegamento tra Palazzo Pitti e Palazzo Vecchio. Lungo circa un chilometro, venne commissionato da Cosimo de Medici a Giorgio Vasari come via di accesso diretta e senza pericoli da Palazzo Vecchio alla residenza di Palazzo Pitti. Venne realizzato in soli 6 mesi. Al suo interno oggi ospita quasi 700 opere d’arte del XVII e del XVIII secolo.
Nel libro il professor Langdon lo percorre dai giardini di Boboli verso Ponte Vecchio, al contrario rispetto a come in realtà si può fare.
4. Galleria degli Uffizi
Una volta passati per il Corridoio Vasariano, Robert Langdon e Sienna Brooks sbucano nella Galleria degli Uffizi, il più antico museo d’Europa che ospita una delle maggiori collezioni di pittura al mondo. Qui si trovano opere di Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Paolo Uccello e Piero della Francesca, solo per citarne alcuni. E’ sicuramente tra le attrazioni da inserire nell’itinerario di cosa vedere a Firenze. Le code per entrare in questo museo sono infinite perciò ti suggerisco l’acquisto dei biglietti on line.
5. Palazzo Vecchio
I due protagonisti infatti, sempre inseguiti, entrano a Palazzo Vecchio in cerca di nuovi indizi. Si recano nella Sala dei Cinquecento, che una volta ospitava il consiglio maggiore di Firenze.
Qui si trovano diversi affreschi del Vasari. Quello citato in Inferno è La battaglia di Marciano della Chiana (lo trovi di fronte alla parete di ingresso sulla destra).
Nella bandiera verde in altro all’incirca verso il centro c’è la scritta CERCA TROVA (potrai vederlo se hai una macchina fotografica con uno zoom abbastanza potente).
Sempre in Palazzo Vecchio, al primo piano, prima di entrare nelle sale dei priori, c’è la maschera mortuaria di Dante che viene rubata da Langdon che scappa attraverso alcuni passaggi segreti, come il passaggio nascosto dietro la mappa d’Armenia, nella Sala delle Carte Geografiche o il sottotetto della Sala dei Cinquecento dallo stupendo soffitto a capriate lignee.
6. Quartiere dantesco
È dove i due protagonisti arrivano dopo essere riusciti ad uscire da Palazzo Vecchio, da una piccola porta che si affaccia su Via della Ninna. Nel libro (ma non nel film) i due protagonisti arrivano qui cercando una copia della Divina Commedia. Qui si trova la Casa di Dante, che oggi è un museo dedicato al poeta. Non è la vera casa di Dante ma venne fatta costruire nei primi anni del Novecento dal Comune sul luogo dove la tradizione vuole che Dante sia nato.
Nel quartiere, vicino alla casa del poeta sorge la Chiesa di Santa Margherita de’ Cerchi, dove si racconta che Dante abbia visto per la prima volta Beatrice.
7. Battistero di San Giovanni
Robert Langdon e Sienna Brooks si recano qui per recuperare la maschera di Dante, nascosta nel fonte battesimale dal duomino. Langdon entra attraverso la Porta del Paradiso caratterizzata da bassorilievi dorati e aperta nella realtà solo in occasioni particolari.
8. Cattedrale di Santa Maria del Fiore
È qui che alla fine del libro si reca il professore per assistere ai funerali del duomino. Il Duomo rappresenta la terza chiesa più grande del mondo. La sua costruzione, iniziata da Arnolfo di Cambio, venne portata a termine in quasi 150 anni.
Sia il battistero che la cattedrale sono visitabili con un unico biglietto. Siccome le code per accedere a queste attrazioni principali di Firenze sono notevoli, vale la pena procurarsi i biglietti on line. Risparmierai tempo e fatica.
Se sei a visitare Firenze, qualunque sia il tempo che ti fermerai, è la prima delle attrazioni della città che non devi perderti.
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Palazzo Vecchio – Alcune interessanti curiosità
La Galleria degli Uffizi
Visitare Firenze a piedi
Visitare Firenze a piedi è sicuramente il modo migliore per godersi la città e scoprire tutti gli incredibili tesori che racchiude.
La cosa bella è che tutte le attrazioni principali, i musei, le piazze e i monumenti si trovano piuttosto vicini gli uno agli altri e sono tutti nel centro storico, adibito a zona a traffico limitato. Non avrai quindi problemi a girare a piedi, anzi, sarà un’esperienza indimenticabile.
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Vista l’incredibile quantità di cose da vedere a Firenze, ti suggerisco di prepararvi già prima di partire un buon itinerario.
Io te ne propongo uno attraverso le vie del centro storico.
Potrai sfruttarlo si che tu voglia visitare Firenze in 3 giorni, sia che la visiti in due giorni o abbia invece la possibilità di stare a Firenze solo un giorno.
Portati perciò un buon buon paio di scarpe comode e tanta voglia di camminare!
1. Tappa uno
Comincia il tuo itinerario da Piazza San Lorenzo, situata a circa 10 minuti a piedi dalla stazione di Santa Maria Novella (è quindi un punto di partenza ideale se arrivi in città in treno).
Ammira la Basilica di San Lorenzo che si affaccia sulla piazza. La chiesa è considerata uno degli esempi più armoniosi di architettura rinascimentale. L’edificio appare incompiuto dall’esterno perchè il progetto ideato da Michelangelo non fu mai eseguito.
Sul retro della basilica si trova la bellissima Cappella dei Principi con le tombe medicee e la Sagrestia Nuova progettata e in parte realizzata da Michelangelo.
Ti consiglio di andare a visitare il complesso al mattino perchè al pomeriggio chiude alle 17.
Si affaccia su Piazza San Lorenzo anche la biblioteca Mediceo Laurenziana, visitabile con il biglietto cumulativo per la basilica.
2. Tappa due
Uscito da Piazza San Lorenzo imbocca via Gori verso est e svolta subito a destra su via de’ Martelli verso il Duomo.
Se prima di andare in via de’ Martelli girate a sinistra su via Cavour potrai ammirare Palazzo Medici Riccardi (angolo via gori).
L’edificio fu ideato da Michelozzo come nuova dimora di Cosimo il Vecchio. Il suo progetto fu pionieristico e avrebbe influenzato lo stile dell’edilizia privata fiorentina per molti anni a venire. Fu dimora medicea fino a metà del Seicento, quando venne venduto ad una famiglia di banchieri.
Sono visitabili la corte e alcune camere dei piani superiori. Le parti più belle sono la Galleria e la Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli.
3. Tappa tre
Tornando in via de’ Martelli sulla destra troverai la Chiesa di San Giovannino degli Scolopi risalente a fine del Cinquecento e la metà del Seicento e realizzata in stile Barocco. Proseguendo avanti arriverai nella meravigliosa Piazza Duomo, dove si ergono maestosi la Basilica di Santa Maria del Fiore con la Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto, e il Battistero di San Giovanni.
Dietro Piazza Duomo c’è il Museo dell’Opera del Duomo che ospita l’originale Porta del Paradiso del Ghiberti.
A seconda di quanto tempo hai a disposizione scegli cosa vedere.
4. Tappa quattro
Una volta uscito da Piazza Duomo andando verso l’Arno, incamminati su via dei Calzaiuoli, (avrete a destra la Loggia del Bigallo e a sinistra il Museo della Misericordia), tra le più eleganti vie di Firenze, sempre affollatissima.
Se giri in via degli Speziali arriverai in Piazza della Repubblica, altra importante piazza di Firenze.
In questo tuo itinerario per visitare Firenze a piedi, andando avanti lungo via dei Calzaiuoli potrai ammirare la splendida chiesa di Orsanmichele, una delle più importanti costruzioni due-trecentesche della città.
È stata la chiesa di tutti gli artigiani, ossia dei rappresentanti di tutte le Arti e i Mestieri fiorentini nei secoli medicei. L’ingresso è gratuito.
5. Tappa cinque
Uscito da via del Calzaiuoli ti troverai in Piazza della Signoria. Da sempre fulcro della vita politica di Firenze e circondata da alcuni degli edifici più famosi della città, questa piazza è una galleria di sculture a cielo aperto.
E’ dominata dalla mole del bellissimo Palazzo Vecchio. Noto in precedenza come Palazzo della Signoria, Palazzo Vecchio, venne fatto edificare da Arnolfo di Cambio tra il 1298 e il 1314, ed è stata sempre la sede storica del governo Fiorentino. Oggi è sede centrale e museo del Comune di Firenze.
Accanto a Palazzo Vecchio, che si affaccia sulla piazza, c’èla grande Fontana del Nettuno (chiamata dai fiorentini il Biancone), realizzata da Bartolomeo Ammannati.
A fianco dell’entrata del palazzo ci sono copie del David (l’opera autentica si trova nella Galleria dell’Accademia) e del Marzocco, il leone araldico fiorentino di Donatello (l’originale la potete vedere al Museo del Bargello).
Alla sinistra di Palazzo Vecchio trovate la Loggia dei Lanzi con le sue strepitose sculture.
Sulla sinistra della scalinata è collocata la magnifica statua di bronzo di Benvenuto Cellini raffigurante il Perseo con in mano la testa di Medusa. A destra invece si trova il gruppo marmoreo del Ratto delle Sabine, ultima opera del Giambologna.
All’interno della loggia è conservata un’altra statua di questo artista, ossia Ercole con il centauro Nasso, in cui il centauro sembra decisamente avere la peggio.
6. Tappa sei
Sempre alla sinistra di Palazzo Vecchio c’è la via che dà accesso agli Uffizi, considerati il più antico museo d’Europa ed una delle più grandi raccolte della pittura italiana al mondo. La primavera e la Nascita di Venere di Botticelli, La Madonna di Ognissanti di Giotto,La Madonna del Cardellino di Raffaello, sono solamenrte alcuni degli incredibili capolavori che contengono.
A seconda del tempo che hai puoi decidere o no di visitarli. Se hai il biglietto on line eviterai di fare la coda e risparmierete tempo.
7. Tappa sette
L’itinerario termina a Ponte Vecchio, uno dei simboli di Firenze. Ci arriverai prendendo via Vacchereccia, di fronte a Palazzo Vecchio e svoltando a sinistra per via Por Santa Maria.
Se vuoi goderti uno spettacolo veramente romantico quando il sole comincia a tramontare vai al Ponte Santa Trinità. Quando la luce comincia ad affievolirsi girati verso Ponte Vecchio ad est e vedrai le luci delle antiche oreficerie scintillare sulle acque dell’Arno, che diventano via via più scure.
Visitare la Galleria degli Uffizi
Sia che siate amanti dell’arte oppure no, qualunque sia la durata del vostro soggiorno a Firenze, una visita alla Galleria degli Uffizi, è d’obbligo.
Si tratta infatti del più antico museo d’Europa nonché uno dei più importanti musei al mondo per la sua collezione di pitture antiche (dal medioevo all’età moderna) e sculture antiche.
Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, sono solo alcuni degli artisti di cui potrete ammirare la bellezza dei loro capolavori.
Gli oltre 4 milioni di turisti all’anno provenienti da tutto il mondo, ne fanno una delle attrazioni di Firenze veramente da non perdere.
Proprio perché così affollate, vi suggeriamo di acquistare il biglietto on line, in modo da arrivare pronti per la visita.
Risparmierete tempo, che potrete dedicare alle opere d’arte, e soprattutto fatica. Eviterete così di iniziare la vostra visita già stanchi!
Mettete in conto, per vivere l’esperienza al massimo, di dedicare alla Galleria degli Uffizi non più di 2-3 ore.
Superato questo tempo diventa davvero impegnativo.
Non è possibile visitare il museo tutto in un solo giorno. La quantità di cose da vedere è davvero immmensa.
L’ideale è arrivare già con le idee ben chiare su cosa volete vedere.
1. Come raggiungere la Galleria degli Uffizi
Gli Uffizi si trovano nel cuore di Firenze, tra Piazza della Signoria e il Ponte Vecchio.
Trovandosi nel centro della città sono in ZTL (zona a traffico limitato), pertanto potete raggiungerli solo a piedi oppure in taxi.
- Se arrivate a Firenze in treno, dalla stazione di Santa Maria Novella raggiungerete la vostra destinazione con una piacevole passeggiata di 15-20 minuti.
Lungo il tragitto avrete modo di ammirare monumenti e negozi e avrete un primo assaggio di questa splendida città. - Se invece arrivate in macchina dovrete lasciare l’auto fuori dalla zona a traffico limitato e poi raggiungere gli Uffizi a piedi o in taxi.
Gli orari
La Galleria è aperta Martedì – domenica 8.15 -18.30
Chiusi tutti i lunedì 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre
2. La storia

Gli Uffizi non sono sempre stati adibiti a museo. Infatti, come fa capire il suo nome, la loro prima funzione era quella di ospitare gli uffici (uffizi) amministrativi giudiziari della città di Firenze.
Furono infatti commissionati a tale scopo da Cosimo de Medici, primo granduca di Toscana Giorgio Vasari, suo artista di fiducia.
I progetto di quest’ultimo prevedeva un edificio dall’aspetto elegante e severo e dalla struttura a forma di U con un portico a colonne doriche. La sua costruzione
comportò la demolizione di molti edifici che si trovavano sulla riva destra dell’Arno, a monte di Ponte Vecchio.
Lo stesso Vasari costruì il corridoio (corridoio vasariano) che collega, attraverso gli Uffizi, Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, passando su Ponte Vecchio e attraversando numerosi edifici prima di sbucare nel Giardino di Boboli.
Quando morì il Vasari (1574) la direzione dei lavori passò ad Alfonso Parigi e Bernardo Buontalenti che completò l’edificio, raccordato alla Loggia dei Lanzi nel 1580.
FRANCESCO I
Si deve al granduca Francesco I, figlio di Cosimo I l’allestimento della Galleria, situata all’ultimo piano dell’edificio. Il braccio ad est della loggia ospitava una serie di statue antiche e busti. Lungo il corridoio si apriva invece la Tribuna, ambiente ottagonale progettato dal Buontalenti, che doveva ospitare i tesori delle raccolte medicee.
A partire da allora le collezioni di opera d’arte divennero sempre più cospicue.
Anna Maria Luisa de’ Medici
Quando si estinse il ramo principale dei Medici, a metà del XVIII secolo, tutto il patrimonio corse il rischio di andare perduto. Fortunatamente Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima discendente diretta, con il Patto di Famiglia imposto al nuovo granduca designato nel 1737, legò per sempre l’eredità medicea alla città di Firenze. il documento era corredato con l’inventario preciso di tutte le collezioni.
Queste dovevano servire “per l’ornamento dello Stato, per l’utilità del pubblico e e per attirare la curiosità dei forestieri”
Granduca Pietro Leopoldo
Fu Pietro Leopoldo, della casa degli Asburgo-Lorena, ad aprire al pubblico nel 1789 la Galleria, riorganizzandola totalmente secondo i nuovi criteri di catalogazione sistematica dell’Illuminismo.
Fece dividere le raccolte per tipologia e le destinò a sedi specifiche: per quelle scientifiche venne addirittura creato il nuovo Museo di Fisica e Scienze Naturali, conosciuto come la Specola.
Durante il XIX secolo, parecchie statue rinascimentali, che davano il nome alla Galleria delle Statue, vennero spostate al Museo Nazionale del Bargello.
Alcuni pezzi etruschi invece, trovarono posto al Museo Archeologico.
Infine, per tutto il XX secolo pinacoteca si è arricchita di molte opere provenienti dai patrimoni di chiese e conventi, oltre che da donazioni e acquisti.
3. Cosa vedere alla Galleria degli Uffizi
- Il Tondo Doni di Michelangelo
- L’Adorazione dei Magi e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci
- La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello
- La primavera e la Nascita di Venere di Botticelli
- I dipinti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca
- La Madonna Ruccellai di Duccio
- La Madonna di Ognissanti di Giotto
- Il Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio
- La Madonna del Cardellino di Raffaello
1. IL TONDO DONI DI MICHELANGELO
Realizzato da Michelangelo Buonarroti, è databile intorno al 1504.
Si tratta di uno dei capolavori indiscussi del maestro fiorentino ed uno dei primi esempi di manierismo.
Venne commissionato da una ricca famiglia di banchieri e si propose come magistrale rappresentazione della Sacra Famiglia in tempera grassa su tavola. Nel Tondo l’arte scultorea dell’artista si traspone sulla pittura, in una delle rare opere pittoriche di Michelangelo (oltre agli affreschi realizzati durante il periodo romano dell’artista nella Cappella Sistina).
Una bellissima cornice, in legno a motivo intrecciato, impreziosisce ulteriormente il dipinto.
2. L’ADORAZIONE DEI MAGI DI LEONARDO
L’adorazione dei magi fu una delle tematiche ampiamente trattato dal repertorio artistico dell’arte fiorentina del 1400.
Anche Leonardo da Vinci si cimentò nella rappresentazione della famosa scena biblica, con un dipinto ad olio su tavola. Ma lo fece cambiando lo schema narrativo e mostrando una scena del tutto differente da quelle della tradizione: l’artista, infatti, concentra la scena sul Bambino e sulla sua natura divina. Il simbolismo degli elementi che incorniciano la scena (come gli ulivi e le palme) un chiaro rimando alla futura storia di Gesù Cristo, danno al dipinto una carica interpretativa originale e magistralmente studiata.
3. L’ANNUNCIAZIONE DI LEONARDO
Leonardo rivisitò in una nuova chiave interpretativa anche la scena religiosa dell’Annunciazione, con un dipinto ad olio e tempera su tela databile attorno al 1475.
Il quadro rappresenta l’iconico momento dell’annuncio dell’angelo a Maria, ambientato però in un ambiente esterno, presumibilmente proprio fuori casa della Vergine.
I personaggi della scena sono raffigurati con plasticità e rigore mostrando l’attimo subito successivo all’arrivo dell’angelo e dalla stasi e l’accettazione da parte di Maria del proprio destino.
Grande profondità e prospettiva vengono date con il sapiente uso del colore e delle luci, utilizzate soprattutto nel paesaggio che fa da scenografia alla scena.
4. LA BATTAGLIA DI SAN ROMANO DI PAOLO UCCELLO
Si tratta in realtà di un dipinto diviso in tre scene raffiguranti le storiche battaglie della storia del popolo fiorentino. Il quadro complessivo non esiste ma sono tre diverse sezioni dello stesso quadro divise tra il museo degli Uffizi, il Louvre di Parigi e la National Gallery di Londra.
Il dipinto, databile al 1438, raffigura la scena del Disarcionamento di Bernardino della Ciarda ed è un vero e proprio capolavoro di prospettiva e tecnica pittorica.
Non potete andare via dagli Uffizi senza passare ad ammirarlo!
5. LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI
La primavera di Botticelli rappresenta una scena mitologica, con numerosi personaggi abilmente inseriti in un contesto naturalistico ampiamente dettagliato e curato. Databile attorno al 1482 è certamente una delle opere che più rappresentano il Rinascimento italiano.
Negli anni si è dibattuto molto su quale sia il vero messaggio del dipinto e sono state date diverse interpretazioni. Tuttavia ancora oggi, aleggia sull’opera un grande mistero e non si conoscono i reali motivi che spinsero Botticelli a scegliere proprio quei personaggi e non altri.
L’abile uso del colore e la chiave umanistica che prevale su tutte come possibile interpretazione del dipinto lo hanno reso uno dei quadri più famosi dell’artista e del panorama fiorentino.
6. LA NASCITA DI VENERE DEL BOTTICELLI
Non si può pensare alla Primavera del Botticelli senza pensare immediatamente all’altra opera simbolo della pittura rinascimentale fiorentina, ovvero la Nascita di Venere.
Il quadro, sospeso tra allegoria e mitologia, ne è una chiara estensione: li accomunano infatti sia i personaggi legati all’antica mitologia, sia le numerose possibili interpretazioni di diversa matrice.
Ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, la scena rappresenta la nascita della dea che, sospesa su una conchiglia in mezzo al mare, viene servita da un’ancella e accarezzata dai venti e da una pioggia di delicate rose. La tecnica e i materiali utilizzati impreziosiscono ancora di più quella che ad oggi risulta essere la prima vera rappresentazione pittorica su grande tela del panorama fiorentino.
Non lasciatevi sfuggire quest’opera quando venite a visitare la Galleria degli Uffizi!
7. I DIPINTI DI FEDERICO DI MONTEFELTRO E BATTISTA SFORZA DI PIERO DELLA FRANCESCA
Il celebre Doppio ritratto dei duchi di Urbino, ospitato nella Galleria degli Uffizi, risale ad un periodo che va dal 1465 al 1472.
Furono proprio i due coniugi a commissionarlo a Piero della Francesca, che lo realizzò come dipinto ad olio su tavola.
I personaggi sono ritratti di profilo, con sguardo fiero e solenne cercando probabilmente di elevarli ad un rango superiore, quasi divino.
Il contrasto tra i colori tenui e delicati dello sfondo in lontananza e i colori accesi dei personaggi è abilmente studiato dall’artista per creare una sorta di sospensione e metterne in mostra l’importanza.
Molto probabilmente una volta i due dipinti appartenevano ad un unico quadro.
Oggi invece sono esposti separati.
8. LA MADONNA RUCCELLAI DI DUCCIO
Chiamato anche la Madonna dei Laudesi, raffigura la Madonna col Bambino in una scena che suggerisce maestosità e imponenza.
Databile al 1285, il dipinto è in tempera e oro su tavola che mostra una Madonna insolita, raffinata, quasi sorridente contornata da numerosi angeli che sembrano quasi incorniciare la coppia divina. Ogni personaggio mostra un’ampia espressività dai toni docili e accondiscendenti.
Il quadro è spiccatamente ispirato alla cultura pittorica bizantina, sia per quanto concerne l’utilizzo e la scelta di materiali e colori che per quanto riguarda proprio la scelta dei soggetti raffigurati in modo assolutamente insolito per l’arte italiana fiorentina dell’epoca.
9. LA MADONNA DI OGNISSANTI DI GIOTTO
Questa pala d’altare venne realizzata nel 1310.
Si tratta di uno dei primi dipinti che rompono le tradizioni pittoriche incentrate sul pieno rispetto dei canoni bizantini dell’epoca.
Giotto, seguendo la su inclinazione a realizzare opere ben studiate e magistralmente strutturate, ricrea il celebre tema della Madonna con Bambino riponendo la coppia divina in uno spazio definito rappresentato dal trono che ne conferma la maestosità.
Il quadro è innovativo anche per la scelta di umanizzare i personaggi attraverso gli sguardi devoti degli angeli e per la madonna che, tenendo in braccio il Bambino, con sguardo fiero e sicuro gli prende la piccola manina, in un gesto d’affetto assolutamente nuovo al genere.
10. IL BATTESIMO DI CRISTO DI ANDREA VERROCCHIO
L’ artista realizzò il dipinto nel 1470 nella sua bottega con la collaborazione di altri artisti praticanti presso di lui, tra i quali Leonardo da Vinci.
L’opera mostra la famosa scena evangelica in modo assolutamente innovativo ed originale con una struttura particolare che, partendo dalle mani divine che concedono il battesimo a Cristo, irradia tutta la scena dall’alto verso il basso, in una composizione magistralmente strutturata.
I volti provati dall’evento e la presenza di aureole su tutti i personaggi, sono simbolo della divinità e della purezza, e caricano di grande importanza religiosa e spirituale tutto il quadro.
11. LA MADONNA DEL CARDELLINO DI RAFFAELLO
Il dipinto ad olio, probabilmente databile al 1506, è una delle maggiori opere di Raffaello Sanzio, nonché una delle più innovative raffigurazioni della Vergine Maria.
Raffigurata in un momento intimo di estrema umanità, la Vergine è intenta a seguire Gesù e San Giovannino nei loro primi anni di vita mentre giocano con un cardellino. La plasticità della scena e la scelta di colori in contrasto dall’alto valore simbolico (il rosso che è la passione di Cristo e il blu rappresentante la Chiesa), uniti alla grandissima espressività dei personaggi rende tutto il dipinto una delle opere più mature e complete dell’artista fiorentino
Nel 2018 alla Galleria degli Uffizi sono state aperte le sale dedicate al Caravaggio e ai pittori del Seicento.
Sono 8 stanze dallo sfondo cremisi che permettono di ammirare le opere del Caravaggio (tra cui Scudo con testa di Medusa, Bacco con la coppa del vino e il Sacrifico di Isacco), ma anche tele di altri grandi del ‘600 come Artemisia Gentileschi, Velasquez, Van Dyck e Rubens.
Nel 2021, inoltre, sono state inaugurate una serie di nuovi spazi dedicati al Cinquecento, dove sono ospitate 129 opere mai esposte se non in modo temporaneo.
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Questo meraviglioso museo di Firenze è enorme e contiene un’immensa quantità di opere d’arte. Non è possibile visitare gli Uffizi in una sola giornata! Il consiglio che vi diamo è di mettere in conto una visita della durata di non più di 2-3 ore per gustarvi la galleria e non stravolgervi troppo. L’ideale è arrivare già con le idee ben chiare su cosa volete vedere.
Gli Uffizi sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8.15 alle 18.50. Chiusi: tutti i lunedì 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre
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